Home Degni di note Ry Cooder - Pull up some dust and sit down
Ry Cooder - Pull up some dust and sit down PDF Stampa E-mail

di Giorgio Novembrino

Progetto solista di Ry Cooder, classe 1947, chitarrista, cantante e compositore statunitense. Lui  uno che l' America l'ha girata in lungo e in largo; ha interpretato la musica nativa americana nel jazz, nel blues ,nel country, nel folk; ha esplorato la  musica cubana (ha collaborato come musicista e produttore di Buena Vista Social Club ) e ha scritto svariate colonne sonore tra cui quella di Paris, Texas di Wim Wenders.

In questo disco esprime tutta la rabbia per come vanno le cose in questo momento storico; c' la crisi, la povert, la guerra, l'individuo  sempre pi solo contro i poteri forti come i governi e le banche, e per Ry Cooder l'unico modo per sentirsi meglio ..  scrivere canzoni. Come ha dichiarato in una recente intervista, per questo lavoro  partito da  una canzoncina natalizia, "Christmas Time This Year" che in realt parla di guerra e nei due anni successivi ha registrato  altre canzoni fino ad arrivare a "Pull up some dust and sit down". Pur affrontando problemi seri e reali i testi risultano sarcastici e divertenti ;  un disco che fa ridere e piangere allo stesso tempo, e rimanda alla  musica blues  degli anni '30, nella quale i neri d' America esprimevano rabbia, disperazione e rassegnazione usando per testi umoristici e ironic . Ogni canzone dell'album cita un genere, un linguaggio musicale diverso, in una sorta di ricerca musicologica che passa con naturalezza dal blues di "John Lee Hooker For President ",  e  della bellissima "Baby Joined the Army" con sola voce e chitarra, al folk di "El Corrido de Jesse James ", ballata allegra e spensierata, e di  "No Banker Left Behind" quest' ultima suonata in compagnia del figlio Joachim alla batteria, al rock prettamente americano di "Quick Sand", al soul e gospel di  "Lord Tell me Why", al reggae di "Humpty Dumpty World"  e alla splendida interpretazione alla Tom Waits di una elettrica e graffiante  "I want my Crown". Tredici canzoni che raggiungono il livello delle sue migliori produzioni degli anni 70'; un disco intenso ed emozionante che unisce le doti chitarristiche indiscusse di Ry Cooder (ottavo nella classifica Rolling Stone) a una capacit compositiva apprezzabile. "Pull up some dust and sit down" un disco di rabbia e protesta.... un disco di oggi.... un disco Straordinario!!!

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