Roberto Vecchioni PDF Stampa E-mail

Il 27 agosto del 1979 Fabrizio De André viene rapito dall’anonima sarda insieme a Dori Ghezzi. Vengono nascosti nelle montagne di Pattada, vicino Ozieri, al centro-nord della Sardegna e restano prigionieri per quasi quattro mesi. Ovviamente, una detenzione illegale. Esattamente dieci giorni prima un altro cantautore italiano era stato fatto prigioniero. Un’altra detenzione illegale. Per fortuna questa durò molto meno, solo pochi giorni. Una detenzione illegale decisa però non dall’anonima sequestri bensì da un sostituto procuratore della Repubblica. Il 17 di agosto del 1979 viene eseguito a Milano un mandato di cattura emesso da un giudice del Tribunale di Marsala, in Sicilia, Salvatore Cassata. L’accusa è quella di spaccio di sostanze stupefacenti. Roberto Vecchioni viene arrestato e due giorni dopo viene tradotto nella casa circondariale di Marsala, in piazza Castello 1. Il giudice Cassata aveva deciso senza alcuna prova che un paio di anni prima, nel giugno del ’77, durante la festa dell’Unità che si era tenuta a Marsala, alla fine di un suo concerto Vecchioni aveva ceduto uno spinello a un ragazzino. Ovviamente fu assolto. Nel carcere di Marsala ci trascorse quattro giorni. Dopo l’arresto, il signor giudice Salvatore Cassata era partito per le sue vacanze al mare. Solo il mese dopo tornò per fargli l’interrogatorio. “Signor giudice, lei venga quando vuole, più ci farà aspettare più sarà bello uscire… Quel giorno quando verrà giudichi senza pietà, ci vergogniamo tanto d’essere uomini così così”. Con noi a Jailhouse Rock il giornalista Vladimiro Polchi, da sempre attento ai temi del carcere, ci ha parlato del suo primo romanzo I camaleonti.

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