Matteo Salvatore PDF Stampa E-mail

Grande autore di musica popolare pugliese per troppo tempo dimenticato, è nato il 16 giugno del 1925 ad Apricena, a una quarantina di chilometri da Foggia. Nel 1973 viene accusato di aver ucciso la propria compagna, Adriana Doriani, anche lei una cantante la cui voce compare nei suoi dischi. Verrà recluso nel carcere di San Marino. Quando i suoi amici, primo tra tutti Renzo Arbore, riusciranno a raccogliere i soldi per pagare un grande avvocato e far riaprire il caso, verrà assolto. Pochi giorni fa, al concerto del primo maggio, Vinicio Capossela lo ha citato dal palco. In passato aveva parlato di lui come del più grande cantore sullo sfruttamento. Italo Calvino ha parlato di lui come della sola “fonte di cultura popolare, in Italia e nel mondo, nel suo genere”. E ha aggiunto: “noi dobbiamo ancora inventare le parole che dice Matteo Salvatore”. Con noi a Jailhouse Rock l’assessore alla Cultura del Comune di Apricena Anna Maria Torelli, ha parlato della figura di Matteo Salvatore.

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