Jailhouserock

di Giorgio Novembrino

National ranson è un disco che ascolti, riascolti, riascolti ancora e ci trovi sempre qualcosa di nuovo; un disco vario e instancabile come instancabile è Elvis Costello, autore originale, raffinato, estroso e creativo, presente sulla scena rock musicale e non (impegnato anche come conduttore televisivo e in una serie di performance teatrali) da più di trent'anni.

La sua carriera è coronata da collaborazioni di spessore come Chet Baker, Bob Dylan, Police, Johnny Cash, Solomon Burke, Bill Frisel e tanti altri,compreso addirittura il mezzo-soprano Anne Sofie von Otter, oltre che l’orchestra di Charles Mingus e il leggendario Burt Bacharach. Il disco è lungo e vario; un patchwork di sedici canzoni prodotte da T Bone Burnett e registrate tra Nashville e Los Angeles, con generi musicali che variano dal country al soul, dal rock’n’roll al beat, dal r&b al folk allo swing, con interpreti d'eccezione quali Leon Russell, Vince Gill, Marc Ribot, Buddy Miller e i Sugarcanes, e  l'accompagnamento dei suoi "fedeli amici" gli Imposters, e dei vecchi Attractions. Alla domanda se le canzoni di National Ransom e i diversi protagonisti fossero da collocare in specifici luoghi e momenti, Costello ha risposto, “Sì, ma sarei felice che poteste immaginarli in qualsiasi occasione”. National Ransom è probabilmente il disco più ambizioso degli ultimi anni; il Costello trasformista e geniale del Ventunesimo secolo concentra in un solo disco tutti i suoi stili, umori e passioni musicali.