Jerry Lee Lewis PDF Stampa E-mail

Nel novembre del 1976 fu arrestato davanti ai cancelli di Graceland, la villa di Elvis Presley a Memphis. Voleva entrare, ma il re del rock non voleva riceverlo. Se Jerry Lee Lewis non è mai stato in carcere per la nota storia della moglie ragazzina che tanti problemi ha causato alla sua carriera, lo è stato invece per questo episodio, uno dei più famosi dell’aneddotica rock. Dietro le sbarre, nella stessa galera, due giorni prima era stato suo padre, allora quasi ottantenne, e vi era appena uscito. Era stato arrestato per guida in condizione di ubriachezza. Buon sangue non mente. Jerry Lee ci ha lasciati nell’ottobre del 2022 all’età di 87 anni. Nel 2012 aveva sposato la sua settima moglie. Con noi in questa puntata è stato Paolo Aleotti, giornalista Rai, coordinatore della redazione di Bollate che collabora al Grc di Jailhouse Rock, un grande passato di aneddoti e amicizie nel mondo della musica italiana.

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Puntata Sanremo PDF Stampa E-mail

Il Festival di Sanremo come non l’avete mai visto: storie di arresti e galere tra le canzoni ascoltare sul palco del Teatro Ariston. Con noi a Jailhouse Rock, a commentare Sanremo, è stato Giso Amendola.

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Miles Davis PDF Stampa E-mail

Il 25 agosto del 1959, Miles Davis stava lavorando ad alcune registrazioni al Birdland, storico locale che si trovava a Broadway. Poco dopo la mezzanotte, tra una sezione e l’altra, era uscito ad accompagnare la sua amica Judy a prendere un taxi. Ne aveva approfittato per fermarsi all’aperto a fumare una sigaretta. Era già famosissimo e sul tendone troneggiava il suo nome. Si avvicinò un poliziotto bianco e gli disse di spostarsi. Lui spiegò che stava lavorando in quel locale e indicò il proprio nome illuminato. “Non mi interessa dove lavori” disse il poliziotto, “ti ho detto di spostarti! Se non te ne vai ti arresto”. Lui non si mosse. “Sei in arresto!”, disse l’agente. Si radunò una folla attorno a loro. Si avvicinò un detective e lo colpì in testa con un bastone ripetutamente. Il sangue gli correva sui vestiti. Arrivarono le auto della polizia a sirene spiegate. Fu portato al 54esimo distretto di polizia. Un gruppo di fan inferociti, che aveva assistito all’accaduto, seguiva l’auto. Venne schedato con le accuse di condotta disordinata e aggressione a un poliziotto. “Mi scattarono delle foto mentre sanguinavo”, ha raccontato nella sua autobiografia, “ero circondato da bianchi e ho imparato che quando questo accade, se sei nero, non c'è giustizia. Nessuna”. Solo otto giorni prima aveva pubblicato Kind of blue, il disco che rivoluzionerà la musica jazz.

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David Crosby PDF Stampa E-mail

Prima l’esperienza dei Byrds, poi Crosby, Stills, Nash and Young, ma anche una carriera da solista che comincia nel 1971 con un grande album, If I could only remember my name. La storia di David Crosby, che ci ha lasciati nei giorni scorsi all’età di 81 anni, è quella di un artista geniale e innovatore. Abbiamo riascoltato cosa aveva detto tempo fa ai nostri microfoni Mimmo Locasciulli, interprete di una cover di Neil Young e che i giorni scorsi ha annunciato che non pubblicherà più nuovi album.

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The Pogues PDF Stampa E-mail

La musica della tradizione irlandese riletta attraverso il punk rock. La loro Fairytale of New York, fiaba di New York, è considerata una delle più belle canzoni di Natale di tutti i tempi. Shane MacGowan, che ne è l’autore, è venuto al mondo il giorno di Natale del 1957. Un gruppo unico e inconfondibile quello dei Pogues, che si costruì a Londra attorno a MacGowan nei primi anni ’80. Shane MacGowan, in seguito cacciato a causa della sua dipendenza dall’alcol, fu fatto arrestare dall’amica Sinéad O’Connor, trasformatasi nelle sue intenzioni in delatrice con lo scopo di salvargli la vita.

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Elvis Costello PDF Stampa E-mail

Piegare la repressione di polizia a fini commerciali non è certo consueto nella storia del rock. La mattina del 26 luglio 1977, Elvis Costello ce la mise tutta per farsi arrestare. Nel pieno centro di Londra, di fronte all’Hotel Hilton, si preparò accuratamente a fare quel che meglio sapeva fare: cantare e suonare. Senza avere chiesto l’autorizzazione alle forze dell’ordine, accese gli amplificatori e cominciò a esibirsi nelle proprie ballate punk. Dentro l’albergo era in corso l’annuale conferenza internazionale della Cbs/Columbia Records. I vertici della casa discografica statunitense erano tutti lì dentro. Artisti tra i più prestigiosi del marchio programmavano di esibirsi per il piacere di quel pubblico autorevole. E si esibirà anche lui. Con i decibel alle stelle. Protestava perché nessuna etichetta degli Stati Uniti d’America aveva fino ad allora distribuito i suoi dischi. Riuscì perfettamente nell’intento di farsi notare: arrivarono i bobbies e lo arrestarono. Riuscì a far parlare di sé la stampa inglese. Pochi mesi dopo firmò un contratto con la Columbia Records. Con noi a Jailhouse Rock il cantautore Andrea Cassese che ci ha parlato del suo nuovo album “Paesi semplici”.

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Grateful Dead PDF Stampa E-mail

Subire ben due arresti collettivi non è cosa da tutti. È capitato ai Grateful Dead, la band che più di ogni altra ha incarnato il senso comunitario della cultura hippy. Il 2 ottobre 1967 la polizia fece irruzione al 710 Ashbury Street di San Francisco. Era qui che i Grateful Dead avevano il loro quartier generale. Era qui, come noto a chiunque, che vivevano e lavoravano insieme. Era qui che avevano dato vita alla loro comune. Quasi tutti furono prelevati e portati al fresco. Una soffiata fu presumibilmente all’origine del raid. Jerry Garcia la scampò. Non altrettanto accadde a Phil Lesh, Bob Weir e Ron “Pigpen” McKernan. L’accusa era quella di possesso di marijuana. Alla band fu chiaro, come denunciato in una conferenza stampa andata in onda su una televisione locale, il valore di intimidazione simbolica dell’incursione e degli arresti. Un’intimidazione rivolta ai giovani che frequentavano la loro casa comune e all’intero universo hippy. L’esperienza dell’arresto collegiale si ripeté il 31 gennaio 1970. In quei giorni soggiornavano in un albergo di Bourbon Street, nel quartiere francese di New Orleans. La sera del 31 gennaio fecero rientro da un concerto tenuto al Warehouse. La polizia fece irruzione nell’albergo e arrestò diciannove persone per possesso di droghe. Oltre alla band quasi al completo, finirono in cella tecnici e collaboratori vari. I Grateful Dead pagarono la cauzione e uscirono dopo poche ore. Erano ridotti al verde. La sera successiva suonarono nuovamente al Warehouse. Un cestino passò tra il pubblico per raccogliere, in spirito comunitario, qualche spicciolo. Quasi tutte le accuse finirono nel niente. Ma l’episodio rimase memorabile.

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Puntata natalizia PDF Stampa E-mail

Una puntata nella quale ci siamo fatti gli auguri di Natale a modo nostro, con grandi canzoni della storia del rock dedicate a questa festa.

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Rap italiano PDF Stampa E-mail

Una puntata dedicata alla musica rap italiana, voci di protesta e opposizione. Come sempre è stato con noi il vice-capo delle carceri italiane Carmelo Cantone, che nei prossimi giorni lascerà l’amministrazione penitenziaria. Resterà comunque lo specialissimo inviato di Jailhouse Rock: ovunque la vità lo invierà, lì continueremo sempre a inviarlo anche noi.

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Degni di note

I consigli musicali di Giorgio Novembrino

 

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