Iron and wine - Kiss each other clean Stampa

di Giorgio Novembrino

Quattro anni fa Iron & Wine (nome d'arte di Samuel Beam) ci regalò  il riuscitissimo album "The shepherd's dog", il disco con cui arrivò al successo e alla popolarità sotto la Sub Pop, etichetta di culto per il grunge e le sonorità alternative. Oggi il cantautore americano pubblica un nuovo disco, "Kiss each other clean", sotto una nuova etichetta, la major 4AD, meglio conosciuta come Warner Bros, non deludendo le aspettative e collocandosi tra i grandi cantautori in circolazione.

 

Samuel Beam in questo  disco abbandona almeno in parte le tonalità folk che avevano caratterizzato i suoi primi album , relega la sua chitarra acustica in spazi minori, introducendo nuovi strumenti e nuovi suoni,e mescolando sapientemente il folk con il blues, il funky, lo swing e il jazz. "Kiss each other clean" regala atmosfere intense e magiche, suoni puliti e ben curati, arrangiamenti ricercati ed eleganti. Dodici brani che si fanno subito apprezzare, dalla prima "Walking Far From Home" che è un valzer malinconico,  alla lenta  "Me and Lazarus"con il suo struggente assolo di sassofono, alle successive "Monkeys uptown", "half moon", "Rabbit will the run" e "Big Burned Hand". In tutti i pezzi si riconoscono le influenze e le innovazioni musicali introdotte dagli Iron & Wine con questo nuovo percorso musicale. Vi segnalo ancora la dolcissima e delicata "Godless brother in love", la melodica e arpeggiata "Glad Man Singing" e per finire la più intensa, sia per la durata (più di sette minuti) sia per la varietà di suoni, "Your fake name is good enough for me", che racchiude l'essenza di un album magico. IRON & WINE ci ha  regalato uno dei dischi più emozionanti di questo scorcio di stagione.

 

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