Robert Plant - Band of Joy Stampa

 

di Giorgio Novembrino

Chi si aspetta un Robert Plant grintoso, con acuti mozzafiato e con una vena puramente rock-blues può interrompere qui la lettura di questa recensione e riascoltarsi i vecchi Led Zeppelin o sperare in una reunion (tra l'altro gia successa ma solo live).Chi invece ha semplicemente voglia di ascoltare buona musica sicuramente apprezzerà il vecchio Leone Robert (65 anni) in un disco perfetto direi per la sua "età". Sonorità ricercate nella storia più profonda della musica americana e inglese, una voce calda e sensuale interprete del folk, del soul e del country, perché è anche questo il territorio naturale di Mr Plant e lo fa con grazia e discrezione. Un disco di cover suonato magistralmente con pezzi dei Los Lobos, Thompson, Low e altri. Inutile descriverli, utilissimo ascoltarli.
p.s. Curiosità: Band of Joy è anche il nome del gruppo di Robert prima dei Led zeppelin.

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