El-Haqed Stampa


Il rapper marocchino Mouad Belghouat – in arte el-Haqed, l’arrabbiato – ha partecipato ai moti della primavera araba. Non è un estremista. È piuttosto un democratico convinto, componente del Movimento 20 febbraio, il movimento giovanile e universitario di opposizione alla monarchia, parte attiva della primavera araba marocchina. Cantava canzoni che non sempre piacevano al regime. Durante una delle sue carcerazioni ha portato avanti uno sciopero della fame per far sapere al mondo quel che accade nelle prigioni del Marocco e per denunciare le terribili condizioni di detenzione. La notizia della sua protesta è arrivata al mondo intero grazie al fratello Abderrahim. Il cantante non poteva telefonare a nessuno, denunciava abusi da parte degli altri detenuti, soprusi da parte delle guardie. Con noi in questa puntata di Jailhouse Rock è stato Nabil Salameh dei Radiodervish, un gruppo che da sempre guarda al Mediterraneo all’incontro pacifico tra le culture che lo abitano e che ha pubblicato da pochi giorni il suo ultimo album dal titolo Café Jerusalem.

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