Pete Seeger Stampa

Dedichiamo al grande folk singer statunitense l’ultima puntata di Jailhouse Rock prima della pausa estiva. Condannato dallo spirito maccartista americano per il suo attivismo politico, così rispose alla Commissione per le attività antiamericane quando gli chiesero se fosse mai stato ingaggiato come musicista in concerti legati al Partito Comunista: “Ho cantato per americani di ogni convinzione politica e sono orgoglioso di non essermi mai rifiutato di cantare per chiunque lo chiedesse, a prescindere dalla sua religione o dal colore della sua pelle. Ho suonato per i vagabondi come per Rockefeller, per i pacifisti come per i soldati, e di ciò sono fiero. Questa è la sola risposta che posso dare alla sua domanda”. Ci risentiamo in autunno. Purtroppo il carcere non va in vacanza.

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