Banda Bassotti Stampa

Un giorno imprecisato degli anni Settanta, un gruppo di giovani fascisti della sezione del Msi del quartiere Balduina, noto quartiere della destra romana, fanno irruzione al liceo Dante, vicino al Tevere, dalle parti di Castel Sant’Angelo. Era sabato. Angelo Conti detto Sigaro (chitarrista e il frontman morto nel 2018) lavorava in cantiere, anche se era poco più che un ragazzino. Ma si trovava lì, perché al Dante c’era la ragazza che frequentava, e aiutò a respingere l’attacco del gruppo capeggiato da Roccia. Fu ferito alla testa e andò a farsi medicare. Dovette dare il suo nome, che il giorno dopo uscì sui giornali. Qualche mese dopo i fascisti attaccarono il liceo Tacito, in via Giordano Bruno, non troppo lontano dal Dante. Si erano appuntati ben bene il nome che avevano letto sul giornale. Furono respinti anche in quell’occasione. Lui era al lavoro, in cantiere. Ma quando si trattò di fare i nomi, qualcuno fece il suo. Fu accusato di aver accoltellato uno degli aggressori. Fu arrestato e portato a Casal del Marmo, il carcere minorile di Roma. Vi restò vari mesi, fino a quando qualcuno si decise a verificare il suo alibi e a scagionarlo da tutte le accuse. Con noi a Jailhouse Rock è stato Alessio Amorati detto Amos dei Magenta#9, che il mese scorso hanno vinto il Festival Sanremo Rock con il brano Non si può, il cui video è un animazione ambientata all’interno del carcere bolognese della Dozza in stile Jailhouse Rock!

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