All’alba del 16 febbraio 2021 alcuni agenti del Mossos d’Esquadra, il corpo di polizia della Catalogna, hanno fatto irruzione nel rettorato dell’università di Lleida e hanno arrestato il rapper catalano Pablo Hasél. Lui si era barricato qui insieme a una cinquantina di studenti e attivisti. Nel maggio precedente era divenuta definitiva la sua condanna a nove mesi e un giorno di reclusione. I giudici ritenevano che alcuni versi di canzoni e alcuni post sui social network da lui scritti inneggiassero al terrorismo e ingiuriassero la corona spagnola. A partire dal giorno del suo arresto, un’ondata di proteste è dilagata per le città spagnole, fuori e dentro la Catalogna. In migliaia si sono riversati nelle strade per manifestare contro l’imprigionamento del cantante. Si sono registrate decine di arresti, si è assistito a violenti scontri con i poliziotti in tenuta antisommossa, si sono visti fuochi e barricate per le strade. Ne abbiamo parlato in questa puntata di Jailhouse Rock con Inaki Rivera Beiras, professore della facoltà di diritto e fondatore dell’Osservatorio sul sistema penale e i diritti umani dell’Università di Barcellona.
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