GG Allin PDF Stampa E-mail

Disegnò la copertina di un 45 giri mentre era in galera. Il disco uscì in edizione limitata in sole duecento copie numerate. Usava firmare con il suo numero di matricola le copie dei dischi che i fan gli facevano arrivare in prigione per un autografo. I suoi comportamenti eccessivi sul palcoscenico gli avevano valso la proibizione di entrare in ben sette Stati Usa. Pare che sia stato in carcere oltre una cinquantina di volte. La più lunga, dal 20 dicembre 1989 al 26 marzo 1991. Uscito dalla prigione statale di Jackson, nel Michigan, GG Allin rese pubblico il manifesto che aveva elaborato in cella. Quel manifesto divenne la sua missione di vita. “Io credo che la cosa migliore sia decidere quando porre fine da soli alla propria vita. Non metterò la mia esistenza nelle mani del destino. Noi non abbiamo voce sulla nostra nascita, ma possiamo decidere se vogliamo morire”. Di lì a poco, nel 1993, morì tuttavia per overdose da eroina. Con noi a Jailhouse Rock Paola Bevere e Gabriele Donnini, due dei curatori del libro “Amomamma” appena uscito per le edizioni Meltemi, ci hanno parlato del tema del tatuaggio in carcere.

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