Patrizio PDF Stampa E-mail

Se esci dal carcere napoletano di Poggioreale e giri a destra, in pochi minuti a piedi ti ritrovi davanti a un grande parco. Nel parco c’è il cimitero di Poggioreale. Lui oggi è lì, sepolto in quel cimitero a pochi passi dal carcere. Il carcere lo ha cantato tante volte nelle sue canzoni. Aveva ventiquattro anni quando è stato trovato morto per overdose nel quartiere Barra di Napoli. A Napoli era nato, il 27 novembre del 1960. Sulla lapide della tomba di Patrizio Esposito, noto semplicemente come Patrizio, si legge questa frase: “Un grande artista è figlio di Dio. Non muore mai ... Mai più! Tu, figlio della canzone, scugnizzo della canzone. Napoli, tu cantavi, ora Napoli canta a te”. La frase è del poeta Vittorio Annona. Con noi in questa puntata di Jailhouse Rock Andrea Cassese, giovane cantautore napoletano che ha da poco pubblicato il suo disco di esordio, Oltre gli specchi, nel quale dedica la canzone L’ombra del muro al tema dei suicidi nelle carceri.

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Ramones PDF Stampa E-mail

È il 30 di ottobre del 2007. Siamo nel cuore di Manhattan, sulla Quinta Strada. Entriamo in un lussuoso appartamento al numero 965. È qui che una donna giace morta. È sdraiata sul pavimento del soggiorno a pancia in giù, in una pozza di sangue. La troveranno la figlia e un amico intorno alle dieci e trenta della sera. La donna è stata uccisa con un colpo alla testa. Era una donna nota nell’ambiente altolocato newyorkese. Tra i suoi mestieri, quello di immobiliarista delle star. Ma non solo. In passato aveva fatto anche la manager musicale. Era stata la loro manager musicale. Pochi giorni dopo il brutale omicidio, una giovane donna viene arrestata. Si chiama Natavia Lowery. È lei l’assassina. La donna che ha ucciso si chiamava Linda Stein. Natavia lavorava come assistente personale di Linda Stein. Viene condannata a oltre 27 anni di carcere. Non è questo l’unico modo in cui la band punk rock ha avuto a che fare con il carcere. Dal punk statunitense degli esordi al punk italiano degli esordi. Oggi con noi a Jailhouse Rock lo storico chitarrista dei Cccp e dei Csi, Massimo Zamboni. Con lui abbiamo parlato anche, pochi giorni dopo il 25 aprile, di Breviario partigiano, il cofanetto dei Post-Csi.

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Simon and Garfunkel PDF Stampa E-mail

Non certo una banda di efferati delinquenti. Simon arrestato per qualche schiamazzo durante una piccola lite con l’amata moglie, Garfunkel per un po’ di droga leggera in tasca. Uno dei più influenti gruppi del secolo scorso. I detenuti del carcere di Torino che collaborano con Jailhouse Rock ci propongono, come ogni settimana, il ritratto del duo folk statunitense. Con noi è stato Vittorio Ferraresi, parlamentare M5S, parte del gruppo di sessanta parlamentari che si è reso disponibile a ragionare sulla legalizzazione della cannabis.

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Silvio Rodríguez PDF Stampa E-mail

Il maestro della Nueva Trova Cubana dietro le sbarre non ci si è ritrovato in veste di detenuto, bensì ha scelto di tenerci una serie memorabile di concerti. Dal 13 gennaio 2008 al maggio dello stesso anno, ha girato ben sedici prigioni di Cuba, suonando – oltre che per un numero imprecisato di guardie – per circa 40.000 carcerati degli oltre 57.000 che componevano la popolazione penitenziaria dell’isola. Non si era mai visto niente di simile nella storia della musica. Mai qualcuno aveva dato vita a un tour carcerario di simile portata. La prima data ha coinvolto il carcere di Guantanamo.

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Peter Gabriel PDF Stampa E-mail

Il 5 settembre del 1977 il presidente della confindustria tedesca Hanns Martin Schleyer venne rapito nella città di Colonia dalla Raf, la Rote Armee Fraktion, nota originariamente come banda Baader-Meinhof. L’autista dell’uomo e tre uomini della sua scorta rimasero uccisi durante l’azione che portò al rapimento. Durante la guerra, Schleyer era stato un ufficiale delle SS. Il 13 ottobre del 1977, poco più di un mese dopo del rapimento dell’industriale tedesco, un Boeing 737 della compagnia Lufthansa venne dirottato. Novantuno persone vennero prese in ostaggio. I dirottatori chiedevano che le persone al vertice della loro organizzazione venissero liberate dal carcere. In cambio avrebbero salvato la vita degli ostaggi e di Hanns Martin Schleyer. Ma le autorità non erano disposte a trattare. Dopo quattro interminabili giorni, un commando della polizia tedesca anti-terrorismo irruppe nell’aereo. Nessun civile fu ucciso. Tutti i terroristi tranne uno persero la vita. Il giorno successivo Schleyer fu ammazzato. Alcune settimane dopo Peter Gabriel venne arrestato insieme ai musicisti con i quali viaggiava con il sospetto di essere un membro della banda Baader-Meinhof e di aver avuto un ruolo nel rapimento e nell’uccisione di Hanns Martin Schleyer. L’episodio lo ha raccontato lui stesso in un’intervista. Con noi a Jailhouse Rock un’altra vittima di un errore di giustizia, questa volta assai più grave: Giuseppe Gulotta, torturato affinché confessasse una colpa non commessa, che ha trascorso 22 anni in galera da innocente.

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Cheb Mami PDF Stampa E-mail

Il cantante pop-raï algerino Cheb Mami, l’artista che ha contribuito in maniera essenziale a diffondere questo suono in tutto il mondo, condannato nel 2009 a cinque anni di carcere per tentato procurato aborto e sequestro di persona in relazione a fatti avvenuti alcuni anni prima. Cheb Mami ha duettato con Sting nella sua Desert rose, nonché con il nostro Zucchero e con molti altri artisti ancora.

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Gloria Trevi PDF Stampa E-mail

Famosissima cantante pop messicana, oltre venti milioni di dischi venduti, idolo di folle di ragazzini che vivono ascoltando le sue canzoni, circondandosi di sue fotografie e indossando suoi vestiti. La storia carceraria di Gloria Trevi sembra davvero uscita da un romanzo. Anche se la sua musica non è la più consona a Jailhouse Rock, abbiamo deciso di raccontarla in questa puntata.

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Rem PDF Stampa E-mail

Entrano oggi a far parte di Jailhouse Rock i detenuti del polo universitario di Torino, coordinati da Daniela Sciangula, che da oggi contribuiranno alla trasmissione con pillole di presentazione degli artisti trattati. Con noi a Jailhouse Rock, Daniela ha raccontato questa collaborazione. Si parte dal grande rock alternativo dei Rem!

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The Prisonaires PDF Stampa E-mail

Stupratori, ladri e assassini, diventati famosi grazie al blues e al gospel. Tutto ebbe inizio quando, un giorno del lontano 1952, Johnny Bragg incontrò un certo Robert Riley al cortile dell’ora d’aria nel carcere di Nashville. Riley non aveva una gran voce, però sapeva comporre poesie e testi di canzoni. Quel giorno pioveva. Ma i due continuarono a passeggiare per ore e ore, avanti e indietro nel cortile del penitenziario di Nashville. La canzone scritta da Bragg e dall’occasionale compagno, Just walkin’ in the rain, divenne celeberrima. Johnny Bragg diede vita alla band. Sarebbero forse rimasti un gruppetto da galera se non fosse che un giorno il produttore radiofonico Joe Calloway si recò in quel carcere per un programma che doveva realizzare. Li ascoltò suonare per puro caso. E se ne innamorò. Si rese conto della loro eccezionale bravura. Li fece ascoltare al pubblico attraverso le onde della sua radio, non prima di aver chiesto l’autorizzazione al direttore della prigione. James Edwards era un funzionario dalle visioni aperte. Credeva nella possibilità per un detenuto di cambiare vita. Dopo una serie di passaggi intermedi, una registrazione del gruppo arrivò nelle mani di Sam Phillips, scopritore di talenti della casa discografica Sun Records. Nel giugno del 1953, i cinque incisero quel singolo, che andò in distribuzione e vendette in poco tempo 50.000 mila copie. La band iniziò a diventare tra le più famose degli Stati Uniti d’America. Anche il giovane Elvis Presley si accorse dei Prisonaires e della loro canzone. Il governatore del Tennessee, Frank G. Clement, si adoperava affinché potessero ottenere permessi premio per andare a suonare finanche nella sua abitazione privata. Just walkin’ in the rain fu però il loro primo e unico grande successo. Sam Philips cominciò a concentrarsi su quel ragazzo che a propria volta si era interessato ai Prisonaires, Elvis Presley. Con noi a Jailhouse Rock la band dei Presi per caso, come quella dei Prisonaires nata interamente in un carcere, è stata raccontata dal suo fondatore Salvatore Ferraro.

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I consigli musicali di Giorgio Novembrino

 

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