Axl Rose si è guadagnato più che ampiamente la sua puntata di Jailhouse Rock. Senza pretesa di completezza diciamo che il cantante nel 1987 è stato arrestato ad Atlanta per aver scazzottato una guardia durante un concerto e averla mandata a quel paese alla richiesta di scuse; nel 1990 è stato arrestato in California per aver tirato una bottigliata in testa al suo vicino di casa; nel 1998 è stato arrestato in Arizona per aver coperto di insulti un impiegato dell’aeroporto di Phoenix; nel 2006 è stato arrestato a Stoccolma per aver morso a una gamba un agente di fronte al suo albergo.
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Il rapper Young Thug è entrato in carcere in custodia cautelare il 9 maggio del 2022. È stato recluso nella Fulton County Jail di Atlanta, la sua città natale nello Stato della Georgia, senza possibilità di uscire con la consueta cauzione. A tutt’oggi si trova ancora dietro le sbarre. L’accusa è tra le più gravi. Lui e altri ventisette - tutti legati all’etichetta discografica Young Stoner Life (YSL), da lui creata nel 2016 - sono stati incriminati per aver violato il Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act (RICO). Ciascuno è poi accusato singolarmente di altre violazioni. Ma il suo processo chiama fortemente in causa la libertà di espressione nell’arte. I testi delle sue canzoni sono infatti entrati nel processo come prove della sua colpevolezza. Ciò è stato visto come un tentativo di criminalizzare l’arte nera. Un’ampia riflessione sul tema si è aperta negli Stati Uniti d’America e non solo. Con noi a Jailhouse Rock è stato Marino Bisso, giornalista di Repubblica e fondatore della rete “No Bavaglio”.
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Lauryn Hill è stata condannata per evasione fiscale a tre mesi di carcere, cui si è aggiunto un anno di libertà vigilata all’interno del quale deve scontare tre mesi di detenzione domiciliare. Verrà rilasciata il 4 ottobre 2013 dalla prigione federale di Danbury, nel Connecticut. In una lettera aperta aveva spiegato ai suoi fan che la sua intenzione “è sempre stata quella di porre rimedio a questa situazione. Quando lavoravo con costanza, senza subire le interferenze di cui sopra, ho dichiarato e pagato le tasse. Ho smesso di farlo solo quando è stato necessario ritirarmi dalla società, per garantire la sicurezza e il benessere mio e della mia famiglia”. Ha parlato della forza soppressiva con cui il sistema dell’industria musicale vuole mantenere il controllo, ha affermato di aver lasciato la vita pubblica per disintossicare se stessa e la sua famiglia da uno stile di vita che richiedeva distorsioni e compromessi, dal clima di ostilità, manipolazione, pregiudizio razziale, ageismo e sessismo che la circondava. Con noi a Jailhouse Rock è stato Francesco Petrelli, presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane.
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Il Maine Road, lo stadio calcistico dove giocava il Manchester City, è stato demolito nel 2004. Noel Gallagher da adolescente ha passato parecchio tempo nel Maine Road. Era un hooligan. Chissà, i primi semi della mia carriera di cantautore sono stati seminati là dentro, si è chiesto in seguito. Varie volte ho tentato di far partire nello stadio i miei canti, ha spiegato. La madre non era troppo felice del suo figliolo scalmanato. Erano più i giorni in cui marinava la scuola – dove per altro lei lavorava come bidella – che quelli in cui la frequentava. Appena adolescente, rubò in un negozio e si prese sei mesi di libertà vigilata. Povera donna, la mamma! Anche il fratello minore Liam non era da meno! Tra le varie cose, usava rubare biciclette. E certo l’animo turbolento non lo ha abbandonato negli anni. Varie volte sarà arrestato da grande, per motivi legati alla droga o per aver assalito un fotografo che tentava di riprenderlo. In questa puntata di Jailhouse Rock è stato con noi Carmelo Musumeci, per parlare del suo ultimo romanzo e di molto altro.
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In prossimità dell’8 marzo, dedichiamo questa puntata di Jailhouse Rock a tutte le voci femminili che hanno usato la musica per esprimere il loro dissenso e dire no all’arroganza del potere e all’ingiustizia. È stata con noi la ricercatrice Costanza Agnella, che ci ha raccontato la storia delle detenzione femminile in Italia.
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Pioniere della scena afrobeats, cantante britannico-nigeriano dalla potentissima base di fan, i Marlians, ha visto il carcere moltissime volte sia a Londra che a Lagos. Nell’ottobre 2023 la Corte Suprema di Sabo-Yaba ha ordinato la sua incarcerazione. Insieme a lui sono finiti dietro le sbarre il suo socio e amico Sam Larry e altre due persone. Le accuse sono legate alla morte del rapper MohBad. Resterà in custodia cautelare per circa un mese e mezzo. Poche settimane prima, il 12 di settembre, MohBad era deceduto all’età di 27 anni in circostanze non chiare dopo che un’infermiera - che si scoprirà essere non autorizzata e che sarà tratta in arresto - gli aveva iniettato alcuni farmaci per curarlo da un’infezione. MohBad era stato seppellito il giorno successivo a quello della morte, come prevede l’usanza Yoruba, ma vista l’oscurità delle circostanze la polizia aveva in seguito riesumato il corpo per condurre l’autopsia. Con noi a Jailhouse Rock sono state Nadia e Agata, volontaria ed ex detenuta nel carcere di Bollate che ci hanno raccontato la loro esperienza in quello che viene identificato come un carcere modello.
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In un braccio della morte della Jaimaica, Dennis Lobban ha trascorso tanti e tanti anni. Lui si è sempre proclamato innocente. Ma i giudici non avevano dubbi nel considerarlo il responsabile dell’omicidio di Peter Tosh, avvenuto l’11 settembre 1987 a Kingston. La sua condanna fu trasformata in carcere a vita nel 1995.
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Il Festival di Sanremo come non l’avete mai visto: storie di arresti e galere tra le canzoni ascoltare sul palco del Teatro Ariston. Con noi a Jailhouse Rock, a commentare Sanremo, è stato Giso Amendola. Con l’avvocato Elia De Caro abbiamo invece parlato del procedimento penale relativo alle presunte violenze nel carcere di Reggio Emilia.
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Il 26 settembre del 1992, in un locale di Bologna dove si sta tenendo un concerto degli Assalti Frontali, Militant A invita un uomo dal pubblico a salire sul palco. “Alle undici deve ritornare dentro”, spiega, “come tutte le sere”. Poi si corregge: “tutte le sere alle nove, oggi gli hanno dato un permesso di due ore”. Quell’uomo è Sante Notarnicola, rivoluzionario, comunista, poeta, rapinatore per sostenere le spinte rivoluzionarie e i movimenti anticolonialisti nel sud del mondo. In quel momento è detenuto in regime di semilibertà. Su quel palco canteranno la canzone Omaggio a Sante. Militant A, frontman dello storico gruppo hip hop italiano, è stato con noi in questa puntata di Jailhouse Rock.
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