Gemitaiz PDF Stampa E-mail

Il 29 gennaio del 2014 il rapper romano è stato fermato dai carabinieri in una strada del Quartiere Africano, nella sua città. Gli hanno trovato addosso dell’hashish. D’altra parte lui non ne aveva certo mai fatto mistero. “Quando sono in giro, giro tra i locali, giro canne grandi tipo cannocchiali”. Che faccio, scappo? Avrà pensato. “Le guardie dietro con tre grammi in tasca, faccio i cento metri che è record mondiale”. Invece no, è rimasto lì. I carabinieri lo hanno arrestato. Perquisito casa sua, messo agli arresti domiciliari. Il mese successivo Gemitaiz è stato condannato a un anno, nove mesi e dieci giorni di galera. Fortunatamente con la pena sospesa. Con noi a Jailhouse Rock, ancora espressione della musica romana, sono stati i Vanbasten, di cui è uscito il nuovo singolo Pallonate.

ASCOLTA O SCARICA LA PUNTATA

 
Green Day PDF Stampa E-mail

La sera del 21 novembre del 1995 i Green Day si esibivano in quella che allora si chiamava Mecca Arena, nella città di Milwaukee. Billie Joe Armstrong aveva allora 23 anni. Suonarono per circa un’ora. Forse non era un’ottima serata, chissà. E chissà perché pare che a un certo punto lui si infuriò. Il signor Thomas Christopher, che al tempo era il portavoce della polizia di Milwaukee, riferì che il chitarrista “si è lasciato cadere i pantaloni sulle ginocchia e ha esposto le natiche alla folla”. I circa 6.000 fan che erano accorsi alla Mecca Arena di Milwaukee per ascoltare la band si ritrovarono di fronte al suo deretano. E questo, in una paese per bene, non si può fare. E, visto il pericolo sovversivo del gesto, bisogna intervenire prontamente e massicciamente. Alla fine del concerto della band dunque, mentre l’artista entrava in macchina per andarsene, si racconta che sei o sette poliziotti circondarono l’automobile, puntarono le luci sulla macchina e lo arrestarono.

ASCOLTA O SCARICA LA PUNTATA

 
Christy Moore PDF Stampa E-mail

L’artista irlandese appena sbarcato dal traghetto quando, nell’ottobre del 2004, fu arrestato dalle autorità portuali insieme al suo autista. Era arrivato nel Regno Unito per alcuni concerti programmati. Ma un irlandese può sempre essere un terrorista. E così la polizia lo arrestò per i poteri conferiti dalla legge del 2002 che va sotto il nome di ‘Prevention of terrorism act’. “Ho trovato l’intera faccenda abbastanza terrificante”, ha raccontato in seguito Christy Moore, “ma la sensazione che mi è rimasta nei giorni successivi è di tristezza poiché pensavo che questo tipo di atteggiamento nei confronti degli irlandesi che viaggiano nel Regno Unito fosse una cosa del passato”.

ASCOLTA O SCARICA LA PUNTATA

 
Nomadi PDF Stampa E-mail

Fino a qualche anno fa, l’istituto penale di Reggio Emilia ospitava un Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Un tempo si sarebbe chiamato manicomio criminale. Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari sono stati aboliti da una legge che data al 2014. A mano a mano si è proceduto alla loro dismissione. Il 5 di maggio del 2016 è toccato a quello di Reggio Emilia. Pochi giorni dopo, il 21 di giugno, era la festa della musica, che celebra ogni anno in quel giorno il solstizio d’estate. Anche il carcere di Reggio Emilia quel giorno si è riempito di musica con il concerto dei Nomadi. A Jailhouse Rock con noi è stato Beppe Carletti, fondatore della storica band.

ASCOLTA O SCARICA LA PUNTATA

 
Love PDF Stampa E-mail

Nel 1996 Arthur Lee, leader indiscusso dei Love e genio musicale, finisce in carcere. È condannato per possesso illegale di arma da fuoco. Aveva già in passato avuto problemi con la giustizia. Nel dicembre del 2001, dopo più di cinque anni di detenzione, Arthur Lee esce di prigione, prima di aver finito di scontare la sentenza iniziale perché nel frattempo è intervenuta una corte d’appello ad annullare una condanna. Una personalità difficile, che senz’altro ha contato nella storia del gruppo e nel suo scarso successo rispetto al valore musicale.

ASCOLTA O SCARICA LA PUNTATA

 
David Crosby PDF Stampa E-mail

Il 28 marzo 1982, nel terzo anniversario del disastro nucleare di Three Mile Island, manifestanti antinuclearisti da tutti i luoghi stanno arrivando a Los Angeles. C’è anche lui. La polizia ha dispiegato ingenti forze nella città. Ci sono posti di blocco ovunque. Lui, un hippy fin dal giorno della nascita, arriva con la sua macchina presso un posto di controllo e la polizia lo ferma. Gli dice di scendere, riconosce di chi si tratta, gli fa una prova antidroga estemporanea e lo trova sotto l’effetto di cocaina. Gli agenti gli prendono la macchina, la perquisiscono e vi trovano un po’ di eroina e un po’ di cocaina, non quantità immense. E poi ci trovano una pistola. Rimangono basiti. Un agente la prende, se la rigira tra le mani, la guarda. Qualcosa non gli quadra. E allora gli chiede: ma perché un pacifista si porta con sé in macchina una pistola? “John Lennon, man….”, risponde. John Lennon. Questo è stato l’incubo che lo ha accompagnato da quel giorno del dicembre ’80 in cui Lennon è stato sparato in mezzo alla strada.

ASCOLTA O SCARICA LA PUNTATA

 
Aretha Franklin PDF Stampa E-mail

Apriamo sulla grande voce di Aretha Franklin, che ci ha lasciati lo scorso agosto, questa nona stagione di Jailhouse Rock. A Detroit, dove Aretha Franklin è andata a vivere da bambina, nell’estate del 1969, in un parcheggio, viene arrestata per turbamento dell’ordine pubblico. Non è chiaro cosa stesse accadendo. Era il periodo nel quale Aretha stava divorziando da suo marito Ted White, che le faceva anche da manager, e forse questo c’entrò qualcosa nell’episodio che portò al suo arresto. Con noi a Jailhouse Rock è stato Alessio Cremonini, regista del film "Sulla mia pelle", che racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi.

ASCOLTA O SCARICA LA PUNTATA

 
Beatles PDF Stampa E-mail

La nostra storia di oggi parte da un lavoratore. Un alacre lavoratore. Un instancabile lavoratore. Uno che non perdeva certo tempo a pettinare le bambole. Ne aveva di cose da fare il detective Norman Clement Pilcher. Ne aveva di persone da arrestare. Era considerato un vero duro, il detective Pilcher. Ma dei duri, però, è sempre bene diffidare. Il duro detective Norman Clement Pilcher, della squadra narcotici di Sua Maestà britannica, non amava i ragazzi con i capelli lunghi che si drogavano. Come tutti i poliziotti duri, utilizzava metodi non proprio legali. Poteva contare su una squadretta di informatori che si infiltrava nei quartieri della Londra beat. Iniziò ad arrestare i miti del rock a uno a uno: Donovan, Brian Jones, Keith Richards, Eric Clapton, Mick Jagger. E ben due su quattro dei favolosi Beatles, ai quali vogliamo dedicare questa puntata conclusiva della stagione di Jailhouse Rock. Ma dei duri è bene diffidare. Troppo spesso nascondono qualcosa di marcio. Non sono quasi mai puliti fino in fondo. E l’irreprensibile sergente Pilcher, quello che amava metter manette e comparire sui tabloid, l’8 novembre del 1972 venne a propria volta arrestato. L’accusa era quella di aver ostacolato il normale corso della giustizia. Davanti a un giudice, aveva testimoniato il falso. Aveva spergiurato. Il processo durò quasi un anno. Nel settembre ‘73 il sergente fu condannato a ben quattro anni di carcere. Più di quanti ne abbiano scontati collettivamente tutti i rockers da lui arrestati nella sua carriera.

ASCOLTA O SCARICA LA PUNTATA

 
Michael Jackson PDF Stampa E-mail

Alle due e venticinque di pomeriggio del 13 giugno 2005, la giuria della Corte Superiore dello Stato della California ha letto la sentenza. Michael Jackson è stato assolto da tutti e 14 i reati per i quali veniva giudicato. Il mandato di arresto nei suoi confronti era stato spiccato il 19 novembre del 2003. Il giorno prima ben 70 poliziotti avevano perquisito il suo Neverland Rach. Un dispiegamento di forze degno di uno stato di guerra. Immediatamente lui, che si trovava a Las Vegas per la registrazione di un video, tornò a Santa Barbara per costituirsi. Fu prelevato dalla polizia all’aeroporto e condotto in carcere. Quando scese dalla macchina trovò una folla ad accoglierlo, che assistette al suo ingresso nell’edificio con le mani ammanettate dietro la schiena. Mai tanti giornalisti avevano seguito un processo penale. Arrivarono da tutte le parti del mondo. Fuori del tribunale se ne contarono più di 2.000. Riportavano con fervore le bugie dell’accusa, nascondendo o trasformando le inconfutabili prove a difesa del cantante. Era il processo del secolo, e certo non si potevano sacrificare copie vendute in nome della verità. Con noi a Jailhouse Rock è stato il cantante Alberto Camerini, che negli anni di Thriller e di Bad portava in Italia il suo pop rock.

ASCOLTA O SCARICA LA PUNTATA

 
<< Inizio < Prec. 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Succ. > Fine >>

Pagina 26 di 45

Degni di note

I consigli musicali di Giorgio Novembrino

 

Links


tumblr counter